Le alghe marine sono preziosi organismi viventi molto apprezzate sia per l’ecosistema che per l’uomo. Sono utilizzate per l’alimentazione soprattutto nei paesi occidentali, dove se ne conoscono diversi tipi, ad esempio:

Alghe verdi: Wakame (Undaria Pinnatifida), Kombu (Saccharina japonica), dalla consistenza carnosa e sapore intenso;
Alghe verde-blu (unicellulari): la Spirulina (che però in realtà è un cianobatterio) e la Chlorella (alghe blu-verdi unicellulari);
Alghe rosse: Dulse (Palmaria palmata) dal sapore deciso e piccante;
Alghe brune, che crescono a profondità maggiori rispetto alle altre alghe: Nori (Porphyra spp.) una delle alghe più conosciute perché usata nella preparazione del sushi, generalmente commercializata in sottili lamine), Spaghetti di mare (Himanthalia Elongata) dalla particolare forma allungata, caratterizzata da una consistenza polposa e dal sapore delicato, Hijiki (Sargassum fusiforme) dalle foglie di forma cilindrica, nere e dure dal sapore deciso.


Le alghe commestibili si possono trovare in punti vendita di alimenti biologici, negozi di prodotti orientali, in erboristeria e farmacia, e sono commercializzate in varie forme (essiccate, in fiocchi, in compresse, in polvere). Le alghe in forma essiccata richiedono sempre un ammollo (20 – 30 minuti a seconda del tipo) grazie al quale aumentano fino a cinque volte il loro volume, e possono richiedere o meno la cottura (alghe dure come la Kombu o la Hijiki richiedono la bollitura in acqua per 30 minuti e spesso si aggiungono all’acqua di cottura dei legumi dei quali facilitano la digestione, mentre altre alghe più “blande” come la Wakame o la Dulse possono essere aggiunte a un’insalata tiepida o altro piatto direttamente dopo averle reidratate con l’ammollo, o dopo averle saltate con un po’ d’olio e altre verdure).

Dal punti di vista nutrizionale sono molto ricche di vitamine come la vitamina C (diverse alghe contengono livelli di vitamina C paragonabili alle verdure comuni come pomodori, lattuga e persino agrumi), vitamine del gruppo B (in particolare B1, B2, B3, B12), vitamina A e vitamina E (tocoferolo). Le alghe Kelp (Macrocystis pyrifera), ad esempio, possono contenere livelli di tocoferolo (la forma biologicamente più attiva della vitamina E) pari a quelli di oli vegetali ricchi di questa vitamina, come la palma, i semi di girasole e gli oli di soia. Sono ricche di sali minerali quali iodio (regolatore delle funzioni tiroide), ferro (quest’ultimo soprattutto nelle alghe rosse), calcio, fosforo e potassio. Hanno un elevato contenuto proteico, caratterizzato da tutti gli amminoacidi essenziali che gli esseri umani non possono sintetizzare e devono introdurli necessariamente con una dieta (hanno un profilo aminoacidico paragonabile a quello dell’uovo). La frazione lipidica ha un elevato valore nutrizionale grazie all’alto contenuto di acidi grassi polinsaturi a catena lunga, della serie omega-3 e del contenuto rilevante di pigmenti carotenoidi, i cui benefici per la salute sono supportati da numerose evidenze scientifiche. Inoltre, contengono carboidrati complessi di lenta assimilazione (cioè di quelli “buoni”) e fibra, come la maggior parte delle verdure.

L’olio di alghe viene utilizzato anche nella DIETA MIMA DIGIUNO. Si tratta di una dieta che le persone possono fare anche solo una volta ogni 2, 3, 4 mesi a seconda dei casi e delle esigenze (da valutare sempre con un esperto) e che si porta avanti per soli 5 giorni. Si è pensato proprio a un tempo di 5 giorni in quanto questo è il periodo giusto affinché gli organi possano eliminare una buona percentuale di cellule danneggiate.

Specifichiamo che questa dieta va fatta sempre sotto il controllo di un esperto perché esistono anche alcuni possibili effetti collaterali e rischi seri per la salute.
È stato ideato uno specifico kit per seguire più facilmente questa dieta prodotto da L-NUTRA (di cui il dottor Valter Longo possiede le azioni che ha però donato in beneficenza) che dovrebbe trovarsi presto anche nelle farmacie italiane. Il kit può essere però sostituito con del cibo tradizionale ovviamente solo ed esclusivamente da un medico esperto in digiuno o dieta mima-digiuno.

Il primo giorno sono previste più calorie (circa 1000) ma mano mano si scende a una restrizione calorica decisamente più bassa. Un esempio di colazione può essere quella a base di té, barretta con frutta secca e alghe mentre a cena il primo giorno potrebbe essere previsto un minestrone di verdure, qualche oliva e un pacchetto di crackers. In sostanza i cibi permessi sono quelli liquidi soprattutto zuppe e minestroni, frutta secca, carboidrati semplici e grassi naturali ma sarà il medico a stabilirli caso per caso.

Nonostante le innumerevoli proprietà delle alghe, un eccessivo consumo può portare a problemi di tossicità causato da un’eccessiva assunzione di metalli tossici, allergenicità, la presenza di cianotossine così come la contaminazione con agenti patogeni, radioisotopi e composti sintetici tossici. Proprio per la loro efficacia come spazzini di metalli, le alghe sono inoltre organismi sentinella efficaci per il rilevamento di composti tossici nelle acque costiere. Quindi per non incorrere a rischi per la salute, è molto importante verificare la zona di coltivazione e provenienza, e preferire il consumo di alghe biologiche.