Confronto del rischio cardiometabolico in soggetti sovrappeso e obesi con ipertensione
Recentemente è stata pubblicata una ricerca da “NPJ Metabolic Health and Disease”, che mette a confronto la Dieta Mediterranea e la Dieta Mima Digiuno, applicata a soggetti in sovrappeso e obesi con ipertensione, identificandone benefici comuni e peculiarità.
“NPJ Metabolic Health and Disease” è una rivista online ad accesso libero dedicata alla pubblicazione di ricerche per tutti aspetti legati al metabolismo. La rivista accoglie contributi che esplorano i meccanismi di base del metabolismo e delle malattie metaboliche.
Il risultato dello studio clinico, è stato inoltre ripreso da Nature.com, e varie altre testate autorevoli.
Nature.com si distingue come un portale essenziale nel mondo della ricerca scientifica, un punto di incontro tra la comunità scientifica e il pubblico più ampio, promuovendo la diffusione della conoscenza e l’innovazione in campo scientifico.
Ogni mese, circa 9 milioni di persone leggono le ricerche scientifiche e accademiche pubblicate al proprio interno. La sua finalità principale è quella di fungere da piattaforma per la pubblicazione e la diffusione di scoperte scientifiche di rilievo, che non solo avanzano la conoscenza in diversi campi, ma anche indirizzano e rispondono a molte delle grandi sfide che la nostra società affronta oggi.
Questo studio ha esaminato l’efficacia di quattro mesi di Dieta Mediterranea (DM) rispetto a quattro cicli di una Dieta Mima Digiuno (DMD) di cinque giorni al mese su pazienti obesi o in sovrappeso con ipertensione.
Si è scoperto che entrambe le diete hanno migliorato diversi fattori di rischio cardiometabolico.
La Dieta Mima Digiuno ha ridotto l’indice di iperemia reattiva (un indicatore della funzione endoteliale), l’emoglobina glicata (HbA1c) e il fattore di crescita insulino-simile 1 (IGF-1), mentre la Dieta Mediterranea ha ridotto la glicemia, la resistenza all’insulina e il colesterolo HDL.
Nonostante ciò, non sono state osservate differenze significative tra i due gruppi alla fine dello studio. Durante il follow-up di tre mesi, entrambe le diete hanno mantenuto la perdita di peso e la riduzione del BMI, ma solo il gruppo Dieta Mediterranea ha perso massa muscolare magra.
Le 2 diete alternative
Le malattie cardiovascolari sono la principale causa di morte a livello globale.
La Dieta Mediterranea, ricca di cereali, legumi, verdure, frutta, pesce, carne e oli d’oliva, ha dimostrato di ridurre il rischio di malattie cardio-vascolari e di migliorare diversi parametri di salute. Tuttavia, l’adozione di abitudini alimentari non salutari sta aumentando l’obesità e le malattie croniche anche nelle popolazioni mediterranee.
Le diete a breve termine come la Dieta Mima Digiuno emergono come strategie promettenti. La DMD, una dieta a base vegetale a basso contenuto calorico e proteico, imita gli effetti del digiuno completo.
Metodi e risultati
Sono stati valutati l’indice di iperemia reattiva, la conformità arteriosa e altri fattori di rischio cardiometabolico.
Entrambe le diete hanno mostrato miglioramenti simili nella composizione corporea e nei livelli di leptina e colesterolo totale.
La Dieta Mima Digiuno ha mostrato effetti a lungo termine su insulina, HbA1c e resistenza all’insulina, mentre la Dieta Mediterranea ha mostrato una maggiore riduzione nella prevalenza del diabete. Solo la DMD ha ridotto l’indice di iperemia reattiva, suggerendo un possibile effetto ringiovanente.
Entrambe le diete sono risultate efficaci nel migliorare i fattori di rischio cardiometabolico. La Dieta Mima Digiuno ha mostrato effetti più sostenuti su alcuni parametri, ma ha anche causato una riduzione nell’indice di iperemia reattiva, che potrebbe indicare un ringiovanimento vascolare. La Dieta Mediterranea, d’altra parte, ha portato a una perdita di massa muscolare magra.
Disponibilità dei Dati
I dati sono disponibili su richiesta dallo studio, ma non pubblicamente per proteggere la privacy dei pazienti.
Il fatto che una corretta e bilanciata alimentazione, come la Dieta Mediterranea appunto, riduca il rischio di complicazioni cardiovascolari e aumenti la qualità della vita è ormai un dato appurato e consolidato.
Questo importante studio evidenzia che nuovi programmi alimentari, come la Dieta Mima Digiuno, portano vantaggi analoghi, nonostante le modalità e tempistiche differenti (120 giorni continuativi per la DM rispetto ai 20 giorni per la DMD).
Questo può portare ad una maggiore personalizzazione del regime alimentare da soggetto a soggetto, fornendo nuove alternative, in alcuni casi più facilmente perseguibili, oltre a confermare l’elevata qualità e benefici per il prodotto da parte di tutti gli altri utilizzatori.
Fonte:
https://www.nature.com/articles/s44324-023-00002-1 – [Articolo EN]