Coppia di anziani in saluti che mangiano cibi buoni

Il concetto di “vivere più a lungo e in salute” che, oggigiorno, considerato l’aumento del rischio di patologie sembra irrealizzabile, trova fondamento, invece, nella sempre più certa convinzione che l’alimentazione aiuta nella sua concretizzazione.

La scienza ha sicuramente migliorato qualitativamente la vita dell’uomo, sia per quanto riguarda l’introduzione di nuove tecnologie, sia per quanto riguarda i settori della biologia e della medicina.

Vivere più a lungo e in salute attraverso l’alimentazione si può? Il Prof. Mirisola ci spiega come fare!

Il Prof. Mario Mirisola, Docente illustre di Biologia e Genetica all’Università di Palermo, ha approfondito i suoi studi sulla genetica della Longevità. Grazie alle sue numerose competenze, ha preso parte attivamente al progetto di ricerca del Prof. Valter Longo, collaborando a quella che oggi è conosciuta con il nome di Dieta Mima Digiuno (DMD).

Prof.re  Mirisola può dirci quando e come è iniziato il suo percorso di collaborazione con Valter Longo?

« Ho conosciuto Longo nel 2007 dopo aver vinto una borsa Fulbright del Dipartimento di Stato americano. Durante la mia carriera, ho sempre mostrato interesse e curiosità verso tutti quei fattori che potessero in qualche modo incidere  nell’estensione della durata della vita. E’ sorprendente scoprire come una restrizione calorica (CR) e un adeguato stile di vita possano essere il principale promotore della Longevità e dunque aiutare a “vivere più a lungo e in salute”. Così ho identificato il suo laboratorio come tra i più promettenti nel campo della ricerca sulla longevità ».

Oggi, sembra che la tesi secondo cui la nostra salute è in qualche modo legata all’alimentazione trovi sempre più conferme. Dunque ha senso parlare di alimenti che ci aiutano a “vivere più a lungo e in salute”?

« Decisamente si. Già Ippocrate immaginava che se avessimo dato ai malati esattamente il nutrimento di cui avevano bisogno, saremmo riusciti a curare tutte le malattie. L’idea, quindi, che ci sia una stretta correlazione tra il nostro stato di salute e una corretta alimentazione non è nuovissima. Recentemente si sono scoperti, però, moltissimi dettagli che hanno permesso di approfondire, quali sono le vie metaboliche che vengono attivate e spente nel nostro organismo dai singoli nutrienti (nutrizione molecolare). Tale scoperta potrebbe consentirci, dunque, di vivere più a lungo e in salute ».

Correggere le nostre abitudini alimentari, quindi, ci può aiutare nel prevenire le patologie croniche non trasmissibili?

« Si, ad esempio ci sono alcune condizioni che aumentano il rischio di sviluppare malattie cronico-degenerative come  l’ipercolesterolemia o l’insulino-resistenza. Queste condizioni, sono fortemente associate allo sviluppo di patologie di vario tipo (cardiovascolari, tumori, diabete), che possono essere corrette e ridotte in maniera molto efficiente regolando l’alimentazione ».

Professore, come detto prima, Lei ha contribuito al progetto di ricerca sulla Dieta Mima Digiuno… Gradiremo un suo parere:                                                         

« La DMD è estremamente efficace, sorprendenti sono i miglioramenti che si ottengono sia sugli individui della popolazione generale che su pazienti affetti da numerose patologie. Glicemia, colesterolo, pressione arteriosa e indice di massa corporea diminuiscono in tutti i soggetti, ma specialmente in quelli che hanno valori particolarmente elevati ».

In qualità di esperto, in genetica medica, invece, quali sono i risultati evidenziati..

« Dal punto di vista molecolare, si verifica un riassetto ormonale con la riduzione di un ormone chiave promotore dei meccanismi dell’invecchiamento che è IGF-1. Sappiamo, inoltre, che c’è un’importante risposta al Mima Digiuno da parte non solo del sistema immunitario ma anche delle cellule staminali determinando una sorta di rigenerazione tissutale. Le ricerche scientifiche mostrano che attraverso l’alimentazione, il concetto di vivere più a lungo e in salute potrebbe essere realizzabile ».

Lei stesso ha seguito e guidato, durante questo percorso, molte persone. Sarebbe interessante conoscere i riscontri su una patologia…

« Durante i 5 giorni previsti dalla Dieta Mima Digiuno di ProLon®, ho monitorato i valori di diversi pazienti con patologie importanti come il cancro. Quello che ho potuto riscontrare in questi soggetti, è stata una risposta più positiva alle cure chemioterapiche. Mi spiego meglio: le reazioni alla tossicità della chemioterapia sono additive, cioè man mano che si va avanti con i cicli aumentano gli effetti collaterali; chi aveva già fatto diversi cicli di chemio presentava, dunque, una tossicità più elevata. Dopo la DMD i valori di infiammazione e tossicità si sono ridotti notevolmente! Il commento più comune vuole sapere qual è stato? “Magari l’avessi fatta prima”».

Quindi la DMD può aiutare nella cura di determinate patologie?

« Sono ancora in atto trials clinici e ricerche in merito, ma i risultati fino ad adesso ottenuti fanno prospettare che possa, in associazione alle cure tradizionali, portare benefici e permettere di vivere più a lungo e in salute. Ci tengo però a sottolineare che non tutti possono aderire al protocollo, soprattutto in presenza di patologie occorre un’autorizzazione del proprio medico/specialista e per alcuni potrebbe essere controindicata ».

Qual è la prospettiva della Dieta Mima Digiuno in associazione a terapie tradizionali attualmente in uso per la cura di patologie?

« Per i tumori e per altre patologie come la sclerosi multipla, i riscontri sono molto positivi. Attualmente non si possono trarre delle conclusioni definitive, i numeri a disposizione sono ancora bassi, ma la ricerca sta andando avanti. Tra gli effetti c’è anche una riduzione della proteina C-reattiva, un indicatore dello stato di infiammazione del nostro organismo. Il miglioramento di questi parametri fa predire che la DMD possa essere molto efficiente nel migliorare lo stato di salute o nel prevenire le malattie cronico-degenerative. Ci aspettiamo che questo possa avere un grande impatto sulla salute. Stiamo iniziando adesso un trial clinico sui soggetti ad alto rischio genetico di sviluppare il tumore al seno e all’ovaio, ci aspettiamo quindi nei prossimi mesi di potere dire qualcosa in più sugli effetti di questo approccio nutrizionale nel prevenire l’insorgenza delle patologie ».

Professore, è sempre più in crescita il numero di persone che seguono una dieta con il metodo “Fai Da Te”! Qual è la sua opinione su questa scelta…

« In generale non è una buona idea. Nelle varie fasi della giornata è importante la distribuzione tra i macronutrienti. Nel kit ProLon® il bilanciamento tra macro e micro nutrienti, tra minerali e le vitamine è frutto di un razionale scientifico e in quanto tale ne assicura l’efficacia. Il kit rende tutto molto più semplice e riproducibile, perché appunto testato su un grandissimo numero di persone ».

Cosa consiglierebbe

« Il digiuno “fai da te” non è impossibile, ma fatto da persone non esperte sull’argomento può portare a dei disastri in generale e può essere carente per alcune sostanze, in eccesso per altre. Consiglio dunque di rivolgersi sempre ad un nutrizionista che conosca a fondo l’argomento della Dieta Mima Digiuno e che non stia improvvisando ».

Concludiamo con tre aggettivi per descrivere la Dieta Mima Digiuno:  

  • Efficace
  • Salutista
  • Sorprendente

Articolo a cura di:

Francesca Florenzo