Per lo psichiatra e nutrizionista Stefano Erzegovesi assumere circa 500 calorie una volta alla settimana permette di riconoscere la fame vera e di distinguerla da impulsi emotivi
Aspettate a storcere il naso. Perché quella parola lì, digiuno, potrebbe entrare a far parte della vostra routine alimentare e, soprattutto, senza bisogno di sacrifici impensabili. «Basta un “giorno di magro” alla settimana per avere notevoli risultati, sia per quel che riguarda la forma fisica sia per ciò che concerne la salute mentale», spiega Stefano Erzegovesi, psichiatra e nutrizionista, responsabile del Centro per i Disturbi Alimentari dell’Ospedale San Raffaele di Milano e autore del libro Il digiuno per tutti.
La fame vera e la fame emotiva
Lo specialista nel suo libro spiega in maniera semplice e concreata come appropriarsi di un metodo che «consente di distinguere la fame vera, e le sue sfumature, dai morsi della fame emotiva che ci fanno mangiare qualcosa». Il centro della questione, causa alcune volte dei chili in eccesso e del rapporto tormentato col cibo, si fonda, secondo Erzegovesi «sul fatto che la maggior parte di noi ha difficoltà ad ascoltarsi, a capire e riconoscere le emozioni».
Cosa prevede il giorno di digiuno?
Il “giorno di magro” serve proprio a resettare il corpo e il cervello, così da ricreare le condizioni necessarie per un nuovo equilibrio. Ma concretamente che cosa prevede questa giornata di dieta ferrea? «Verdure illimitate, cotte o crude, condite con un cucchiaio d’olio di oliva sia a pranzo sia a cena. A colazione», continua l’autore del libro, «un paio noci e un bicchiere di kefir (latte fermentato)».
Cosa mangiare il resto della settimana?
Ma alt: non pensate di abbuffarvi nei rimanenti sei giorni. «Durante il resto della settimana bisogna seguire la dieta mediterranea a base vegetariana, limitando l’apporto di zuccheri e carboidrati raffinati. Inoltre è previsto un pasto libero, “il giorno di festa”, a settimana».
I benefici del digiuno
Dall’acquisizione di una maggiore lucidità mentale e consapevolezza delle proprie emozioni, alla riduzione dei chili sul girovita, i benefici di una notevole restrizione calorica per 24 ore sono diversi e supportati da studi scientifici (tra cui ricordiamo anche quelli condotti sulla dieta mima digiuno ideata da Valter Longo). L’unica controindicazione del metodo è da ricercare nel titolo stesso del libro perché «nei “tutti” sono esclusi i soggetti che soffrono di particolari patologie, le donne in stato di gravidanza, adolescenti e bambini».
Cinzia Galleri