L’invecchiamento è un processo naturale che riguarda gli esseri viventi, ma da sempre l’uomo è affascinato dal mito dell’eterna giovinezza, come il celebre romanzo di Oscar Wilde, il ritratto di Dorian Gray (1890).
Purtroppo, durante il processo di invecchiamento ci si accorge che i sintomi più evidenti sono quelli invisibili, sebbene oggi molte persone combattano principalmente l’invecchiamento della pelle e dei tessuti.
Diventa sempre più chiaro il fatto che i processi patologici dell’invecchiamento figurano fra i principali fattori di rischio e persino le principali cause alla base della mortalità e della morbilità da malattie non trasmissibili e, come apprendiamo dalle recenti pandemie, anche da malattie infettive.
Riconoscere l’invecchiamento come malattia
In effetti, il codice della “vecchiaia” era già presente nell’ICD, la classificazione internazionale delle malattie, un indicatore che destava già delle preoccupazioni sull’età. In particolare definizioni come “senilità” o “vecchiaia” erano state riportate già dall’ICD-10 in quanto si trattava di una designazione piuttosto tecnica che consentiva di stabilire la causa della morte, soprattutto quando era difficile o impossibile stabilire altre cause.
Nel loro commento su The Lancet Healthy Longevity, il professor Banerjee e i suoi colleghi hanno proposto di escludere il codice “Old age” MG2A dall’ultima versione della classificazione internazionale delle malattie, ICD-11, sostenendo che equiparare la vecchiaia a una malattia potrebbe avere conseguenze negative di trattare l’età del calendario come una malattia, sollevando preoccupazioni sull’età.
Il codice dell’invecchiamento nell’ICD11
L’OMS ha affrontato questo problema includendo un nuovo codice di estensione XT9T “Ageing-related” nella sezione eziologia. Questo codice descrive le condizioni legate all’invecchiamento e può essere utile per la ricerca e lo sviluppo clinico. Tuttavia, è ancora necessario codificare sia il processo di invecchiamento biologico patologico nel suo insieme sia il suo stadio avanzato.
Secondo la classificazione ICD-11 la definizione di invecchiamento è una condizione di salute “causata da processi patologici che portano persistentemente alla perdita dell’adattamento dell’organismo e al progresso in età avanzata”.
In questo modo il nuovo ICD-11 compie passi importanti verso il riconoscimento di questa condizione di salute, in quanto fornisce un duplice obiettivo per il miglioramento della salute delle persone anziane.
In primo luogo, includendo la vecchiaia nella categoria dei sintomi generali per indirizzare lo stato di cattiva salute correlata all’invecchiamento, e in secondo luogo includendo il codice “correlato all’invecchiamento” nella categoria di eziologia.
Gli effetti della classificazione
Secondo l’OMS questa indicazione non discrimina le persone anziane e non favorisce il loro abbandono dall’assistenza sanitaria preventiva e curativa, bensì i codici nell’ICD-11 attirano l’attenzione del pubblico e dei professionisti sui problemi di salute delle persone anziane.
Oggi si assiste ad una nuova ondata di ricerca sulla longevità che cerca di sviluppare nuove terapie per affrontare questi fattori di rischio legati all’invecchiamento, con l’obiettivo di rallentare e invertire i danni con medicina preventiva, rigenerativa e curativa. Questa ricerca e sviluppo richiede una codifica ICD appropriata.
L’obiettivo è di invitare ad agire per migliorare la prevenzione e le cure specifiche con l’obiettivo di vivere più a lungo e in salute.