A cosa serve l’osteopatia

L’osteopatia è una terapia manuale ideata dal medico americano Andrew Taylor Still, intorno al 1870.

Si tratta di metodo per ristabilire l’equilibrio e la funzionalità del nostro organismo.
L’osteopatia si avvale di tecniche manuali che agiscono su aree di debolezza, squilibri e tensioni del nostro corpo.

Un sistema di manipolazioni di articolazioni, organi e tessuti basato su anatomia e fisiologia, ma che non prevede l’uso di farmaci né il ricorso alla chirurgia propri della medicina tradizionale.

Nell’osteopatia, il corpo umano è visto come un tutt’uno in cui le diverse parti, collegate da tessuto connettivo, agiscono in sinergia per dare beneficio a tutto l’organismo, riattivandone le capacità di auto-guarigione. Le tecniche osteopatiche sono svariate, ma possono essere suddivise in quattro categorie principali: tecniche muscolo-scheletriche, tecniche mio-fasciali, tecniche craniali e tecniche viscerali.

Quali sono le tecniche osteopatiche?

Le tecniche muscolo-scheletriche sono efficaci per disturbi comuni, come mal di schiena e torcicollo. In generale, vanno bene per i dolori di tipo articolare, muscolare o scheletrico.

Le tecniche muscolo-scheletriche servono a ripristinare la corretta mobilità di struttura ossea, muscolare e articolare, che hanno subito un’alterazione della funzionalità. Tramite le tecniche muscolo-scheletriche è possibile riportare alla corretta posizione le articolazioni, ripristinando la mobilità della struttura ossea.

L’osteopata interviene con movimenti rapidi e precisi sul punto esatto dell’area da trattare. La tecnica più utilizzata è il thrust.

Altre tecniche muovono le articolazioni più dolcemente, manipolano, distendono e premono i muscoli.
Le tecniche mio-fasciali, invece, consistono in manipolazioni del corpo, tramite massaggio e rilascio di muscoli e fascia (tessuto connettivo che ricopre muscoli, vasi sanguigni, ossa e nervi, oltre che sostiene gli organi).

L’osteopata cerca di rilasciare le tensioni che provocano dolori e difficoltà di movimento. Le tecniche mio-fasciali consistono in manipolazioni delicate che rilassano distendono e allungano fascia e muscoli.

Le tecniche osteopatiche craniali, inoltre, si basano sulla mobilità cranica e sull’esistenza di un meccanismo respiratorio primario. Agiscono sul movimento delle ossa di cranio e sacro, oltre che sul liquido che avvolge il sistema nervoso centrale.

La manipolazione craniale è un tocco dolce e delicato delle ossa del cranio, che libera la mobilità e si diffonde a tutto il corpo. In tal modo, si possono allentare tensioni e stress fisici, come disturbi digestivi e del sonno, cefalee, dismenorrea, problemi motori, traendone vitalità.

Le tecniche viscerali, infine, consistono in manipolazioni dei visceri, soprattutto dei tratti lombare e sacrale. Rigidità della postura e tensioni o impossibilità a compiere determinati movimenti, sono collegati a una cattiva mobilità degli organi interni.

L’osteopata agisce con palpazioni e, poi, manipolazioni delicate o intense per ristabilire la giusta mobilità ai visceri.

Le tecniche osteopatiche viscerali riportano intestino, stomaco, reni e circolazione a un corretto funzionamento. In parallelo, l’osteopata può consigliare una dieta sana e attività fisica.

 

Articolo a cura di: Corinna Montana Lampo