Quanto è importante per la nostra salute mangiare sano? Ovviamente è una domanda retorica visto che, oggigiorno, è noto a tutti che la scelta della tipologia e della qualità dei cibi che decidiamo di mettere sulla nostra tavola, ha un grande impatto per il nostro benessere fisico.
Eppure sembra che il concetto di “mangiare sano” trovi a volte e per alcuni difficoltà nella sua attuazione.
In Italia, infatti, nonostante sia sempre più in crescita il numero di persone che ad oggi ha un comportamento che denota grande attenzione per la qualità degli alimenti scelti, c’è ancora una percentuale che non ha un buon rapporto con il cibo.
Mangiare sano significa scegliere, abitualmente, cibi più sicuri per la salute, prediligendo quelli che favoriscono il benessere e l’equilibrio: un mix di nutrienti che aiutano a proteggere il nostro corpo e a favorire la rigenerazione cellulare.
Mangiare sano: cosa scegliere e cosa evitare
Scientificamente è stato dimostrato che il cibo può agire sia in maniera positiva sia in maniera negativa sulla nostra salute.
Per stare bene è fondamentale puntare su un’alimentazione varia, consumando principalmente frutta di stagione, frutta a guscio (noci, mandorle e nocciole), verdura, cereali integrali e legumi. Questo gruppo alimentare, infatti, nella sua semplicità è ricco dei nutrienti necessari che promuovono processi biologici positivi per il nostro organismo.
Un’alimentazione inadeguata, al contrario, è uno dei principali fattori di rischio per l’ insorgenza di numerose malattie croniche come le malattie cardiovascolari e il cancro, le più comuni cause di morte precoce.
Limitare, quindi, il consumo di sale e di bibite gassate (contengono molti zuccheri). Ridurre nettamente il consumo di carni rosse, soprattutto quelle lavorate (salumi, insaccati ), di latticini e formaggi.
Lo stesso Valter Longo, scienziato italiano e ideatore della Dieta Mima Digiuno, dopo avere basato le sue ricerche sul rapporto tra genetica e alimentazione e aver studiato le abitudini alimentari dei “centenari d’Italia” e non solo, consiglia di adottare una dieta che promuova la sana longevità e che riduca di molto la possibilità di ammalarsi o di invecchiare precocemente.
Di seguito vi riportiamo una delle ricette contenute nel libro “Alla Tavola della Longevità” (Guarda il video dell’intervista), frutto del suo viaggio nelle cosiddette zone blu della nostra penisola!
Linguine alle triglie
Ingredienti
- 8 triglie rosse
- 300 g di linguine di farro
- 2 spicchi di aglio
- 1 peperone verde
- 300 ml di vino bianco secco
- 10 pomodorini
- Prezzemolo
- 8 cucchiai di olio extravergine di oliva
- Sale
Preparazione
Private le triglie della testa e della lisca, sfilettatele e raccogliete gli scarti in un tegame con l’aglio, il peperone a pezzetti e l’olio, lasciando rosolare per 4’5’ minuti a fuoco vivace. Mescolate, bagnate con il vino e cuocete finché sarà evaporato della metà.
Togliete dal fuoco e filtrate con un colino, schiacciando bene gli ingredienti, quindi versate il liquido ottenuto nel tegame con 100 ml di acqua e portate a bollore. Unite i filetti di triglia e dopo 4’5’ minuti i pomodorini tagliati a pezzetti, cuocendo per altri 4’5’ minuti. Aggiustate di sale e versate nel tegame le linguine che avrete nel frattempo cotto al dente. Lasciatele insaporire, guarnite con prezzemolo tritato e un filo di olio.
Le triglie rappresentano una discreta fonte di vitamina D, acidi grassi omega-3 e selenio. Una porzione di questa ricetta copre l’intera assunzione giornaliera raccomandata di EPA e DHA e metà dell’assunzione raccomandata di selenio.
Valori riferiti a una porzione:
- Energia 514 kcal
- Proteine 30,3 g
- Grassi 19,7 g
- Carboidrati 52,8 g
I seguenti valori sono calcolati a partire dal totale degli ingredienti e successivamente suddivisi per 4 persone.
Articolo a cura di:
Francesca Florenzo