In principio era la verdura

Broccoli, cavoli, verza, cavoletti di Buxelles, cime di rapa, bietole, spinaci, cicoria, radicchio, indivia, crescione, rucola, lattuga, ma anche cetrioli e asparagi. Tutte verdure a voglia verde che ci mantengono sempre giovani.

Lo dimostra uno studio condotto dal Rush University Medical Center di Chicago e pubblicato dalla rivista scientifica Neurology. Dalle ricerche è emerso che se consumiamo almeno una pozione di verdura a foglia al giorno, il nostro cervello ringiovanisce di 11 anni.

Di fatto, consumando il giusto quantitativo di verdura ogni giorno, rallentiamo il rischio di declino cognitivo e manteniamo una mente lucida più a lungo con l’avanzare dell’età. Alle stesse conclusioni è giunto un altro team di ricercatori dell’Università dell’Illinois. In questo caso, lo studio è stato incentrato sulla luteina, sostanza naturale con proprietà antiossidanti, della quale sono ricche le verdure a voglia verde, ma anche alimenti come uova e avocado.

Le ricerche e gli studi scientifici

Coppia di anziani in salute che mangiano cibi buoniIl gruppo di ricerca dell’Università di Chicago, condotto dalla dott.sa Martha Clare Morris, ha monitorato un gruppo di anziani, con età media di 81 anni, in buone condizioni di salute e senza segni di declino cognitivo. Il monitoraggio di questo campione di persone è avvenuto durante un arco di tempo da un minimo di 4,7 anni a un massimo di 10 anni.

I partecipanti di questa indagine scientifica hanno risposto, periodicamente, a un questionario che si riferiva alle abitudini alimentari di ognuno di loro. Il focus del questionario è stato incentrato sul consumo medio quotidiano di verdure a foglie verdi, in particolare cavolo verza, spinaci, lattuga. In relazione a ciò, i partecipanti sono stati distinti in 5 gruppi differenti: da chi mangiava in assoluto più verdura di tutti (con una media di 1,3 porzioni al giorno), a chi non ne consumava quasi per nulla (cioè 0,1 porzioni al giorno).

Ogni partecipante è stato sottoposto a test cognitivi e di memoria, una volta all’anno per tutta la durata del monitoraggio. I risultati finali hanno indicato che gli anziani che hanno mangiato tutti i giorni almeno uno dei tre tipi di verdura a foglia verde proposti, avevano un cervello che dimostrava ben 11 anni di meno, rispetto al gruppo di anziani che ne consumava pochissima.

I Nutrienti e le loro proprietà benefiche

Verdure e ortaggio su un tavoloI nutrienti presenti in crucifere e altre verdure a voglia verde sono utili a prevenire calo della memoria e demenza senile, tutti aspetti collegati all’invecchiamento cerebrale.

In particolare, il merito sarebbe di due sostanze: luteina e folato. Sostanze nutritive, presenti nella verdura a foglia verde, che proteggono il cervello da alterazioni dannose, come infiammazioni e stress ossidativo.

Il ruolo della luteina, come già anticipato, è stato indagato anche attraverso un altro studio relativo al declino cognitivo, portato avanti presso l’Università dell’Illinois, da un team guidato dalla dott.sa Anne Walk, e pubblicato sulla rivista scientifica Frontiers in Aging Neuroscience. In questo caso, il campione era formato da 60 adulti di età tra 25 e 45 anni. Scelta motivata dal fatto che i primi sintomi di declino cognitivo si possono registrare prima del previsto, addirittura intorno ai 30 anni. In questo studio, i partecipanti di mezza età con alti livelli di luteina hanno fornito risposte neurologiche comparabili, se non superiori, a quelle dei più giovani.

Ecco perché una dieta equilibrata e sana, ricca di verdure a foglia verde, è il presupposto per il benessere del nostro cervello a lungo termine.

Articolo a cura di:

Corinna Montana Lampo