Prebioici
I prebiotici sono sostanze non digeribili contenute naturalmente in alcuni alimenti.
Le fibre idrosolubili rappresentano la maggioranza nel gruppo, seguite da polisaccaridi non amidacei (beta- glucani), oligofruttasaccaridi, inuline e molti altri.
I cibi particolarmente ricchi di prebiotici sono:
- Banane
- Miele
- Farina di frumento
- Germe di grano
- Aglio
- Cipolla
- Fagioli
- Porri
Sono inoltre presenti in numerosi integratori di fermenti lattici.
L’assunzione di prebiotici attraverso la dieta è fondamentale nell’ambito di una dieta sana, variata ed equilibrata.
La loro efficacia dal punto di vista terapeutico- preventivo in trattamenti di forma allergiche e/o tumori intestinali manca di conferme da studi scientifici, perciò va constatata con cautela.
Cosa certa, invece, è che il loro consumo è sconsigliato se si soffre di sindrome dell’intestino irritabile, terapie irradianti sul tratto gastrointestinale e intolleranza al lattosio.
Probiotici
I probiotici sono microrganismi (in particolare batteri) vitali e attivi, contenuti in determinati alimenti o integratori ed in numero sufficiente per esercitare un effetto positivo sulla salute dell’organismo, rafforzando in particolare la microflora intestinale.
Nonostante questi microrganismi abbiano nomi tra loro simili (vari Lactobacillus ad esempio), il loro principio di azione è differente così come le reazioni che potrebbero suscitare nell’organismo (anche a causa di uno scorretto utilizzo).
La loro assunzione è utile nell’adulto soprattutto per ristabilire l’equilibrio intestinale compromesso da diverse cause quali l’assunzione di antibiotici, stress, variazioni della dieta e in età pediatrica o neonatale per far fronte a infezioni gastrointestinali, piuttosto frequenti nei bambini, che possono mettere a repentaglio la buona funzionalità dell’intestino o per alcune affezioni della pelle come ad esempio nelle dermatiti atopiche.
Per essere efficaci i probiotici dovrebbero essere assunti sempre a stomaco vuoto , per circa 3-4 settimane e in un quantitativo di almeno un miliardo di batteri al giorno, ragion per cui è impossibile introdurli con la semplice dieta.
Va da sè quindi che i probiotici sono aggiunti specificatamente agli alimenti e non vanno confusi con fermenti lattici o batteri contenuti nello yogurt, i quali sono anch’essi vivi ma non vitali (non hanno la capacità di riprodursi nell’intestino, svolgendo funzioni altrettanto importanti ma diverse da quelli dei probiotici).
Ecco perchè prima di assumere un probiotico, contenuto in un alimento, è importante conoscere il nome completo del ceppo di appartenenza, la quantità di probiotici vivi presenti nel prodotto e le adeguate condizioni di conservazione. Tutte queste informazioni devono essere, di norma, riportate sulla confezione di cibi o integratori specifici.