La sindrome del colon irritabile è una forma di colite molto comune che altera la flora intestinale a discapito del benessere di tutto l’organismo.
Ecco perché è di primaria importanza nutrirsi in modo sano ed equilibrato.
Se non hai idea di quali siano i cibi indicati, la risposta è nel seguente articolo!
Intestino infiammato – Quali i sintomi e come comportarsi?
Una vita frenetica, lo stress, l’ansia o banalmente un’alimentazione scorretta, cibi poco salutari come pure l’assunzione di antibiotici e altri farmaci, possono portare a un disequilibrio della flora batterica e mettere a dura prova il benessere dell’intestino.
A caratterizzare la sindrome del colon irritabile sono sintomi come:
- Pancia gonfia
- Meteorismo
- Cattiva digestione
- Alitosi
- Stitichezza alternata a episodi di diarrea
Altri sintomi collegabili alla colite sono anche quelli non riferiti direttamente all’intestino:
- Stanchezza cronica
- Spossatezza mal di testa
- Difficoltà di concentrazione etc.
In primo luogo è bene rivolgersi al proprio medico curante per escludere che non ci siano implicazioni di altro tipo, cioè patologie che presentano gli stessi sintomi come:
- Disbiosi;
- Malassorbimento intestinale;
- Intolleranze o allergie alimentari;
- Celiachia;
- Polipi;
- Colite ulcerosa;
- Morbo di Chron;
Punta sulla dieta per prevenire e curare
Una volta individuato che si tratta di sindrome del colon irritabile si possono scegliere i giusti rimedi, soprattutto optare per una dieta corretta che vada a migliorare e risolvere questa fastidiosa problematica.
L’intestino svolge l’importante ruolo di barriera fisica e immunitaria agli agenti patogeni esterni, microrganismi e virus, come pure a cibi non digeriti, sostanze allergizzanti e tossine.
Grazie al suo lavoro il nostro organismo assorbe i nutrienti essenziali, oltre che i minerali e le vitamine fondamentali per il benessere.
Una buona digestione e un intestino che funziona bene sono indispensabili anche per la sintesi di vitamine e proteine, importanti per sostenere le nostre difese immunitarie – cosicché possiamo mantenerci in buona salute.
Cosa mangiare – Quali gli alimenti indicati, e quali no!
Per ovviare ai fastidiosi sintomi della colite, il primo accorgimento è dedicare ai pasti almeno 20 minuti ciascuno del nostro tempo quotidiano.
Masticate con cura ogni boccone, evitando di ingurgitare il cibo troppo di fretta.
Il consiglio è di evitare o ridurre il consumo di glutine, latticini, bevande gasate e alcolici.
Andateci piano anche con i succhi di frutta industriali, zucchero e sale e con il consumo di broccoli, cavoli, asparagi, carciofi, cipolla, aglio e funghi.
Per curare la sindrome del colon irritabile è bene incrementare il consumo di cibi liquidi come zuppe, minestroni, brodi vegetali e passati di verdure.
In estate vanno bene anche a temperatura ambiente.
Meglio optare per vellutate leggere, cercando di limitare la verdura in pezzi che, troppo fibrosa, può generare fermentazione intestinale.
I legumi andrebbero evitati in caso di colon irritato, tranne le lenticchie rosse decorticate, che invece vanno bene.
Largo uso a carote, zucchine, sedano, spinaci, coste, cicoria e verdura a foglia verde e per condire olio extravergine d’oliva, rigorosamente a crudo.
Insaporite i vostri piatti utilizzando erbe aromatiche e spezie, tranne quelle piccanti. Ok per le patate che sono curative per la mucosa dello stomaco, ma senza esagerare!
Riduci l’introito di fibre e scegli con cura quali consumare
Le fibre devono essere consumate con moderazione, perché è vero che liberano l’intestino dalle scorie, ma è altrettanto vero che, quando sono in eccesso, lo ostruiscono.
Per lo stesso motivo è preferibile consumare la frutta lontano dai pasti (mai la sera prima di coricarsi): le fibre in essa contenute generano un processo di iper-fermentazione che causa gonfiore.
Banane, melone, ananas, kiwi, uva, frutti di bosco e agrumi vanno bene in caso di colite.
Mela, pera, anguria, albicocche pesche, susine, prugne, more, ciliegie, nespole, mango, papaia, avocado, datteri, fichi e cachi, sono controindicati.
Al bando frutta essiccata e sciroppata. La frutta secca, infine, va consumata con moderazione ed evitata in caso di problemi gastrici.
La Dieta Mima Digiuno agisce sui marcatori dell’infiammazione
Sapevi che attraverso cicli di Dieta Mima Digiuno di Prolon, è possibile ottimizzare non solo la risposta immunitaria ma ridurre anche lo stato infiammatorio?
Se siete, dunque, affetti da sindrome dell’intestino irritabile e/o da un altro disturbo di origine infiammatoria parlate della possibilità, con il vostro medico, di adottare la DMD come terapia!